Paesaggio
Con i suoi 1300 ettari il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi è uno dei siti archeologici più grandi del mondo.
Il patrimonio paesaggistico del Parco, dal punto di vista naturalistico ed agricolo, è assai vario e di straordinaria bellezza, frutto della commistione fra elementi naturali originari e l’azione millenaria dell’uomo.
Alla componente arborea più diffusa all’interno del Parco, costituita da estesi mandorleti e uliveti, si aggiungono, nelle zone più fertili, i vigneti per la produzione di uva da vino.
La macchia mediterranea con mirti, carrubi e palme nane si mescola con i monumentali resti dei Templi e orna le pareti di rossa arenaria del Parco, formando una quinta scenica di grande pregio, un vero connubio fra archeologia e paesaggio.
La vite, l’olivo e il grano appartenevano già al paesaggio della città greca, arricchito nel corso dei secoli successivi da specie provenienti da altri paesi e continenti in un lento processo di diversificazione del paesaggio. All’interno del Parco oggi si ammirano ulivi, mandorli, viti, pistacchi, agrumi, fichi domestici e fichi d’india, alberi da frutta e piante ornamentali. Lungo i corsi d’acqua tamerici, salici e pioppi offrono un riparo dalla calura primaverile ed estiva, mentre numerose specie esotiche sono state introdotte nel giardino di Villa Aurea.
Carrubi, mirti e giganteschi olivi “saraceni” sono stati censiti e catalogati come “Alberi monumentali” nel volume” I grandi alberi di Sicilia”: “I Patriarchi della Valle dei Templi”.
Già nel 1997, il mandorlo, che – con la sua precoce fioritura – è una delle maggiori attrattive turistiche di Agrigento,  è stato oggetto di salvaguardia grazie alla creazione del “Museo Vivente del Mandorlo”, un mandorleto che conserva circa 300 varietà tradizionali di mandorlo.
Il Parco ha – a oggi – fra i suoi compiti la tutela e la valorizzazione del paesaggio storico della Valle; queste prerogative sono espresse attraverso la realizzazione di due importanti progetti: il progetto Diodoros e il progetto Agri Gentium.
Una vera oasi naturalistica all’interno del Parco è il Giardino della Kolymbethra, antico bacino artificiale, costruito per volere del tiranno Terone, divenuto poi, in periodo medievale, un fertile orto-frutteto. Quando si aggiunsero gli agrumi, prese la denominazione di “giardino”, così come si usa chiamare in Sicilia gli agrumeti tradizionali per sottolineare l’utilità e la bellezza che essi racchiudono. Oggi, in seguito ad un complesso intervento di recupero ambientale, il prezioso contesto è stato restituito al suo antico splendore dal FAI (Fondo Ambiente Italiano), che gestisce il sito in virtù di una concessione venticinquennale.
Il parco nel 2005 ha registrato il marchio Diodoros al fine di commercializzare le sue produzioni agricole, attraverso il partenariato con aziende del territorio di altissimo profilo qualitativo. Il vino e l’olio a marchio Diodoros costituiscono uno dei fiori all’occhiello delle produzione del Parco, sfruttando i vigneti e gli uliveti posti tra il tempio di Giunone, il tempio della Concordia e il resti dell’antica Akragas.
Il progetto Agri Gentium ha invece l’obiettivo di affidare in concessione i terreni demaniali con tre diverse finalità: la realizzazione di orti sociali; la destinazione di aree agricole per il reinserimento in ambito sociale di persone svantaggiate e il recupero/salvaguardia della biodiversità del territorio attraverso la valorizzazione della memoria dei processi produttivi tradizionali.
Nel 2017 il progetto “Agri Gentium: landscape regeneration” ha vinto il Premio Paesaggio Italiano nella prima edizione della Giornata del Paesaggio istituita dal MIBAC e – candidato a rappresentare l’Italia per il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa 2017-2018 – ha ricevuto dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa una menzione speciale “per l’eccezionalità e l’esemplarità delle pratiche poste in essere finalizzate allo sviluppo sostenibile e alla reintegrazione sociale”.
Numerose sono le altre iniziative promosse come strumenti di tutela del paesaggio agrario e naturalistico della Valle dei Templi in un’ottica finalizzata alla commistione di istanze “ambientali, etiche, estetiche, produttive e ricreative”.

 

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1_Il “bosco di mandorli e ulivi”
Il mandorlo e l’olivo sono la componente vegetale più caratterizzante del paesaggio agrario della Valle dei Templi. Il mandorlo, con la sua fioritura invernale – da dicembre a marzo – e con colori dal bianco candido a varie gradazioni di rosa, è uno degli elementi che più alimentano il mito…
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2_La macchia mediterranea
La “macchia mediterranea” è la particolare vegetazione spontanea caratteristica della gran parte delle isole e delle zone costiere del Mediterraneo:
si tratta di alberi e arbusti che, durante l’evoluzione, hanno sviluppato un insieme di strategie per sopravvivere all’aridità estiva.
Sulle ripide pareti di calcarenite e negli habitat semi-rupestri del Parco,…
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3_Il giardino di Villa Aurea
Dal 1921 al 1932, Villa Aurea fu la dimora di Sir Alexander Hardcastle, capitano dell’esercito inglese di nobili origini.
Egli acquista la villa di campagna della fine dell'Ottocento che si trova  lungo le mura dell' antica Akragas, fra il tempio della Concordia e quello di Ercole, e la chiama Villa…
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4_I Patriarchi della Valle dei Templi
A. Olivo del Tempio di Giunone
B. Olivo del Tempio della Concordia
C. Olivo del Tempio della Concordia (2)
D. Carrubo del Tempio di Zeus
E. I mirti della Kolymbethra
F. Olivo della Kolymbethra
G. Olivo di San Marco (2)
Gli “ulivi saraceni” citati da…
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5_Il Museo Vivente del Mandorlo
L’agricoltura della Valle dei Templi ha nel mandorlo il suo albero più rappresentativo. La straordinaria fioritura invernale ne ha fatto uno dei simboli del paesaggio della “eterna primavera” mediterranea e i suoi frutti vengono utilizzati in numerose produzioni pasticcere tradizionali. Alla metà del secolo scorso, non solo nella Valle dei…
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6_Il Giardino della Kolymbethra
Il Giardino della Kolymbethra è coltivato in una piccola valle tra il tempio dei Dioscuri e il tempio di Vulcano, nel sito identificato con l’antico bacino artificiale (κολυμβήθρα=piscina, bagno, cisterna, peschiera), costruito per volere del tiranno Terone dopo la vittoria nella battaglia di Himera (480 a.C.).
Prima “sontuosa piscina popolata da…
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7_Itinerario ambientale 
L’itinerario ambientale è un percorso di 4 Km dal tempio di Vulcano al tempio di Demetra, immerso tra monumentali olivi, mandorli dalle suggestive fioriture invernali, mirti e carrubi dalle straordinarie forme e dimensioni, giardini di agrumi e una macchia mediterranea di rara bellezza.
Seguendo il tracciato già esistente, risistemato con…
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8_Percorso Benessere

Il percorso benessere nasce dall'esigenza di sviluppare e promuovere la qualità dell’accoglienza, attraverso una migliore accessibilità e fruibilità turistica di itinerari sia archeologici che naturalistici del Parco.

Esso si inserisce nell'esistente circuito di visita paleocristiano a monte della Collina dei Templi e attraversa l’ingresso della Grotta Fragapane – una grande…

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9_Diodoros

Il progetto Diodoros nasce dalla cooperazione fra Partner pubblici e privati per valorizzare il patrimonio artistico, culturale, paesaggistico ed agricolo dei 1300 ettari del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi. La valorizzazione delle specie di olivi, pistacchi, mandorli e delle altre varietà tradizionali di frutta si traduce in…

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