Contrada Tranchina è situata a circa 11 Km ad Est di Sciacca. La necropoli fu casualmente scoperta dal proprietario del fondo nel 1957 e nel 1959 si effettuò uno scavo sistematico ad opera di Santo Tinè. Il settore di necropoli attualmente in luce si estende per circa 5000 mq; le tombe sono in genere del tipo a piccola cameretta ipogeica cui si accedeva da un pozzetto circolare aperto su un piano di roccia. Le tombe, tutte del periodo Eneolitico (età del Rame, seconda metà IV-III millennio a.C.), erano prevalentemente monosome, contenevano cioè un solo defunto, ad eccezione di tre, nelle quali erano presenti deposizioni collettive; in una tomba era documentato il rito della colorazione del defunto con ocra rossa, sostanza cui era probabilmente attribuito un valore magico-sacrale, secondo un uso riscontrato anche nella necropoli coeva di Piano Vento, presso Palma di Montechiaro. Il rituale funerario prevedeva il seppellimento del defunto in posizione supina o rannicchiata, la deposizione del corredo e la chiusura della tomba con un portello in pietra, talvolta sigillato con argilla. I corredi erano prevalentemente costituiti da vasi in terracotta, tazze, ciotole, bicchieri decorati con motivi incisi, linee spezzate, cerchietti, punti, secondo uno stile tipico della cultura dell’Eneolitico antico siciliano (facies di San Cono-Piano Notaro).