
Il Museo archeologico di Licata ha sede all’interno del cinquecentesco convento di S. Maria del Soccorso, noto come la “Badia”, del quale il Museo occupa il chiostro e parte del piano terra.
Al suo interno sono esposti reperti provenienti dai siti più significativi del territorio che testimoniano la presenza di insediamenti umani a partire dal Neolitico antico, cioè dal VI millennio a.C., fino alla tarda antichità. Le sale dedicate alla preistoria mostrano una selezione di reperti databili al Neolitico antico all’Eneolitico (IV/III millennio a.C.), all’Età del Bronzo antico ( fine del III/prima metà II millennio a.C.), abbracciando quindi oltre 4000 anni di vita. L’età greca arcaica e l’età classica, ovvero il periodo che si data tra il VI ed il V sec. a.C., sono documentate dagli scavi delle contrade Mollarella e Casalicchio, dove sono stati rinvenuti santuari dedicati a Demetra e Kore, le dee greche, madre e figlia, protettrici della fecondità e della fertilità. Il percorso continua con l’esposizione dei reperti provenienti dall’insediamento fortificato su Poggio Marcato d’Agnone, in vita tra il IV ed il III sec. a.C. e l’insediamento individuato su Monte Sole, della stessa epoca. Un’intera grande sala è dedicata ai rinvenimenti della città ellenistica sul Monte Sant’Angelo, identificata dagli archeologi con Finziade, città fondata dal tiranno di Agrigento Finzia nel 282 a.C. Le ultime due sale sono dedicate alla Casa 1 di Finziade, della quale si propone un plastico ricostruttivo di grande effetto e si espone il tesoretto ritrovato al suo interno.