L’ antiquarium di Casteltermini espone una selezione di reperti rinvenuti nel corso di scavi e ricognizioni di superficie, grazie ai quali è possibile ricostruire la lunga storia del territorio. Le testimonianze più antiche sono quelle attestate su Monte Roveto, riferibili al Neolitico antico, mentre dalle pendici di Rocca Grande di Roveto provengono ceramiche pertinenti all’intera Età del Rame, dalle fasi più antiche a quelle finali, e all’antica età del Bronzo (fine III millennio XVI sec. a.C.). In contrada Sanfilippo è stato invece portato in luce un complesso costituito da vani-recinti sacri all’interno dei quali si sono rinvenute decine di deposizioni votive databili al VI secolo a.C., costituite da vasellame indigeno e greco, deposto in fossette scavate nella terra. Di grande rilievo i modellini di capanna, gli scudi miniaturistici, la cassettina-larnax, rare tipologie di oggetti utilizzati in ambito sacro, tutti esposti nel museo. Nel sito di Santa Croce-Fontana di Paolo sono state scavate tre grandi cisterne ricolme di materiale di VI-V secolo a.C., tegole e vasellame vario. Di eccezionale qualità la ceramica attica databile nel corso del V secolo a.C. Nel sito di contrada Fabbrica-Santa Maria sono stati identificati i resti di un monumento dolmenico e una grande piattaforma in pietra con vaschette comunicanti. Di contrada Serre sono esposti reperti di età tardoantica, alcuni con precisa caratterizzazione cristiana, come un anello bronzeo con monogramma inciso, manine fittili fra cui una benedicente e monete bronzee.