
Dal 1921 al 1932, Villa Aurea fu la dimora di Sir Alexander Hardcastle, capitano dell’esercito inglese di nobili origini.
Egli acquista la villa di campagna della fine dell’Ottocento che si trova lungo le mura dell’ antica Akragas, fra il tempio della Concordia e quello di Ercole, e la chiama Villa Aurea per la vicinanza all’omonima porta delle antiche fortificazioni. Il capitano Hardcastle dedica dodici anni a un’intensa attività archeologica, spendendo – da vero mecenate – le sue ricchezze per finanziare numerose campagne di scavo in stretta collaborazione con l’archeologo Pirro Marconi.
Ridotto in miseria a causa del crollo della Borsa di Wall Street del 1929, il nobile inglese vende Villa Aurea allo Stato italiano e, ricoverato nel manicomio di Agrigento a causa di una depressione, muore nel 1933.
Il giardino di Villa Aurea – in parte realizzato sui resti di una necropoli paleocristiana con ipogei e tombe ancora visibili – ospita numerose specie della macchia mediterranea, specie esotiche ed esemplari rari, come l’Eucalyptus erythrocorys, forse unica presenza nei giardini storici siciliani.
I viali, che attraversano il giardino, permettono di ammirare i resti archeologici, gli alberi e gli arbusti più rappresentativi del Mediterraneo insieme a specie esotiche di particolare pregio, tra siepi profumate di mirto, rosmarino e lavanda. Incantevoli scorci si aprono sui templi, sulla campagna, coltivata a mandorli e olivi, e sulla pianura a Sud fino al mare Mediterraneo.
La Villa, recentemente restaurata, ospita prestigiose mostre temporanee, manifestazioni culturali di grande valore ed è adibita a edificio di rappresentanza del Parco.