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L’unico edificio antico legato ad attività ginniche appartiene ad Agrigentum, alla città, cioè, del periodo romano. Risale, infatti, ad età augustea il ginnasio, eretto in un’area pubblica sita a poche centinaia di metri a Nord del Tempio di Giove Olimpio. Sono stati rinvenuti i resti di un portico, utilizzato per gli esercizi ginnici al coperto, allineato ad un asse stradale nord-sud e coronato da un fregio dorico a metope e triglifi e da copertura a uno spiovente. Rimangono poi un’esedra ed un altare monumentale per la celebrazione dei riti connessi alla preparazione sportiva degli atleti, mentre all’estremità settentrionale sono stati individuati i resti di una grande vasca. Sono state rinvenute, inoltre, due file di sedili, ciascuna divisa in due settori, distinti dai braccioli, disposti lungo una pista allo scoperto, utilizzata presumibilmente per la corsa. I sedili erano intonacati ed iscritti. Le iscrizioni ricordano il principato di Augusto, il flamine-magistrato-Lucio e le divinità protettrici del ginnasio, Eracle ed Ermes. Agli inizi del IV secolo d.C. le strutture del ginnasio vengono obliterate dalla costruzione di tre edifici, interpretati dagli archeologi come magazzini o mercati coperti. In età medievale l’area, divenuta ormai campagna, viene occupata da impianti artigianali. Ben conservati il palmento realizzato nel VII secolo d.C. e le due fornaci per la produzione di ceramica dell’XI secolo d.C.