
SITO VISITABILE
Il tempio di Giunone si trova sullo sperone roccioso più elevato della collina dei Templi, presso l’estremità est.
Come per la maggior parte dei templi agrigentini, non è possibile sapere a quale divinità fosse dedicato.
La sua attribuzione a Giunone deriva da un’errata interpretazione di un passo dello scrittore romano Plinio Il Vecchio, che si riferisce, in realtà, al tempio di Giunone sul promontorio Lacinio a Crotone, in Magna Grecia.
L’edificio di ordine dorico è databile intorno alla metà del V secolo a.C. e ha un basamento di quattro gradini, su cui poggiano sei colonne sui lati brevi e tredici su quelli lunghi. Al suo interno il tempio è suddiviso in atrio di ingresso, cella e vano posteriore, il primo e l’ultimo con due colonne fra le ante.
Fra l’atrio di ingresso e la cella si apre la porta, fiancheggiata da due piloni con all’interno le scale per l’accesso e la manutenzione del tetto.
A quindici metri di distanza dall’ingresso del tempio, sul lato est, si trova l’altare con una scalinata di dieci gradini.
Forse Il tempio fu gravemente danneggiato durante la conquista cartaginese del 406 a.C., da un incendio di cui restano le tracce sui muri della cella.
L’edificio viene forse restaurato in epoca romana.
Numerosi restauri sono eseguiti a partire dalla fine del XVIII secolo, quando sono risollevate le colonne del lato nord, sino agli ultimi interventi di tipo statico e conservativo delle superfici lapidee effettuati dal Parco Archeologico della Valle dei Templi.